Il test ULTRANIPT® si esegue su un campione di sangue materno prelevato dalla 10a settimana di gestazione, momento in cui è possibile analizzare piccoli frammenti di DNA fetale circolanti nel plasma materno per valutare la presenza di anomalie cromosomiche. Il DNA viene sequenziato e analizzato mediante specifici algoritmi di calcolo che permettono la ricerca di anomalie cromosomiche a carico dell’intero genoma.
Con ULTRANIPT® vengono sequenziati milioni di frammenti di DNA, successivamente confrontati con valori di riferimento per ottenere un risultato accurato. Un’eventuale anomalia potrà essere rilevata, anche se di dimensioni microscopiche. Il test è in grado di rilevare fino a 118 anomalie cromosomiche, ma anche di fornire la relativa interpretazione clinica.
ULTRANIPT® è un test
SICURO
il prelievo non comporta alcun rischio abortivo o infettivo.
SEMPLICE
per procedere è sufficiente un normale prelievo di sangue venoso
PRECOCE
si esegue a partire dalla 10a settimana di gestazione (fino alla 24a )
VALIDATO
il test vanta il più ampio studio clinico mai pubblicato (146.958 gravidanze)
SUPPORTATO
in caso di risultato positivo è previsto un rimborso per approfondimenti diagnostici e/o consulenza genetica.
ASSICURATO
è prevista una copertura assicurativa fino a €50.000,00 Euro.
Il DNA fetale libero
Materiale biologico utilizzato per il test ULTRANIPT®
Durante le prime settimane di gravidanza l’embrione viene nutrito da un gruppo di cellule (trofoblasto) che darà origine alla placenta. Alcune di queste cellule si “romperanno” naturalmente e riverseranno nel circolo sanguigno materno il DNA in esse contenuto, sotto forma di frammenti. Queste porzioni di DNA libero rappresentano il materiale che viene utilizzato per il test ULTRANIPT®.
La tecnologia di sequenziamento
Sequenziamento di nuova generazione (NGS)
Grazie alla tecnologia di sequenziamento di nuova generazione (Next Generation Sequencing) e l’impiego di specifici algoritmi di calcolo proprietari è possibile sequenziare i frammenti del DNA presenti nel plasma materno per attribuirne l’appartenenza ad un determinato cromosoma, valutando così aneuploidie e anomalie cromosomiche strutturali.
Il sequenziamento di nuova generazione (NGS) permette di ordinare tutti
i frammenti di DNA libero appartenenti ad un determinato cromosoma e di
confrontarli quantitativamente con quelli normalmente presenti in un individuo
sano per definire il rischio (alto o basso) che il feto possa essere affetto
dalle anomalie cromosomiche oggetto del test
ULTRANIPT®.